Torna in libreria, in anastatica, la prima edizione di «Rivolta contro il mondo moderno»

È ben noto come Julius Evola, fra tutta la sua vasta produzione, abbia sempre nutrito una predilezione per Rivolta contro il mondo moderno, data alle stampe da Hoepli nel 1934: in più occasioni l’ha definita la “chiave” di tutte le altre opere, condensato di quella “visione del mondo” che ha orientato la sua evoluzione intellettuale e la lotta metapolitica da lui intrapresa a partire dagli anni Trenta e Quaranta, ma protrattasi anche nel secondo dopoguerra. È altrettanto noto come questo monumentale volume abbia subito due imponenti revisioni – sia tagli sia aggiunte, anche vistosi – in occasione delle successive edizioni, uscite rispettivamente per Bocca nel 1951 e per Mediterranee nel 1969.
Pochi però conoscono l’entità di queste modifiche, che di fatto rendono le successive apparizioni di Rivolta qualcosa di profondamente diverso rispetto a quella originaria. Le rielaborazioni e i ripensamenti, entrambi numerosissimi, di fatto concorrono a trasformare il manifesto battagliero degli anni Trenta nel monumento di una Weltanschauung radicale e antimoderna, che il suo autore modificò ogni volta dopo quasi venti anni (in pratica, il tempo di una generazione) dalla edizione precedente, per adeguarlo alle nuove situazioni generali e ai nuovi lettori: quelli dell’immediato dopoguerra non erano di certo quelli della “contestazione globale” del Sessantotto…

Nasce proprio da una simile considerazione l’idea di ripubblicare in anastatica il volume nella sua prima versione del 1934 (tra le più introvabili, peraltro, sul mercato dei testi evoliani), quindi per il suo novantesimo anniversario, dando a tutti la possibilità di leggerlo così come fu concepito originariamente. Un po’ come già fatto con L’uomo come potenza, prima versione de Lo yoga della potenza, riproposto sempre in anastatica nelle Opere di Julius Evola nel 2011, con un saggio introduttivo di Marcello De Martino. Ebbene, se nel 1998, nella collana appena citata, è apparsa l’edizione critica di Rivolta, comprendente saggi e approfondimenti, bibliografie e spunti di ricerca, ora, a cinquant’anni dalla scomparsa del suo autore, il lettore ha la possibilità di rimettersi sulle tracce della freschezza e dell’irruenza tipiche dell’Evola giovanile. Come ulteriore documentazione, è stata riproposta la sovraccoperta originale rintracciata da Guido Andrea Pautasso, disegnata dallo stesso Evola, come dimostra nel saggio introduttivo Andrea Scarabelli, insieme a un dépliant promozionale distribuito in occasione della seconda edizione del volume (1951), contenente una rassegna stampa tedesca commentata da Giovanni Sessa. Documenti inediti o rarissimi, che si aggiungono a quelli contenuti nella già citata edizione, cui rimandiamo per un inquadramento generale dell’opera, fuoco segreto (Ignis Essentiae) acceso nel cuore notturno del XX secolo.